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Unioni civili: la Consulta 'Il matrimonio e' fra persone di sesso diverso'
Non si placano le polemiche relative al tema delle unioni civili e della nuova legge. Questa volta, a mescolare le carte, arriva una sentenza della Corte Costituzionale attraverso la quale viene ribadito un criterio sul matrimonio che: “stabilisce che i coniugi devono essere persone di sesso diverso".
Una frase che può mettere a rischio il contenuto del ddl.
Per tale ragione, il governo ha chiesto al Presidente della Repubblica Mattarella, di valutare la questione, dal momento che, il rischio che si corre, è quello di vi siano delle incongruenze fra il testo di Legge e ciò che detta la Costituzione.
In tutto ciò, il rischio non proviene dal tema della “stepchild adoption”, bensì dal fatto che, non è possibile equiparare totalmente le coppie civili a quelle che contraggono matrimonio.
Dalla Presidenza della Repubblica, una replica che non lascia spazio alle interpretazioni: deve essere presa in considerazione la sentenza N° 138 della Consulta, mentre il Presidente Mattarella ci ha tenuto a precisare che non ha intenzione di metter bocca su una Legge che, attualmente, è ancora in discussione: darà la sua valutazione solamente quando la Legge sarà stata approvata.
In definitiva, la Legge non troverà intralci ma solo a patto che si trovi una formula che differenzi le unioni civili dalle coppie che contraggono regolare matrimonio.
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